Chef Sergio Maria Teutonico
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Frittata e Omelette: la storia del ricco e del povero
Voi per chi tifate: per la Frittata oppure per l'Omelette?
La frittata e l’omelette sono due piatti a base di uova che possono sembrare simili, ma hanno alcune differenze.
Partiamo dalle origini di questi due piatti tanto famosi quanto semplici da realizzare: la frittata è un piatto tradizionalmente italiano mentre l’omelette è diventata un piatto tipico della cucina francese anche se alcune fonti riportano che l’omelette derivi da un piatto della cucina persiana (il modo della cucina è un crogiuolo di profumi e sapori che arrivano da ogni dove).
L’origine del nome omelette è probabilmente derivata da un tipo di padella in metallo dal fondo piatto chiamata “Alamette” che permetteva una cottura rapida all’esterno lasciando morbido l’interno dell’omelette.
Il termine frittata è legato, invece, al fatto che essa di solito si frigge (il segreto di una buona frittata è nella quantità di olio che si usa per cuocerla).
In generale, la frittata viene cotta su entrambi i lati e quindi ha una consistenza più compatta e solida rispetto all’omelette, che viene cotta solo dalla parte inferiore ed ha un ripieno morbido e cremoso: la parola che si utilizza per descriverne la consistenza è “baveuse” ovvero bavosa.
Nella frittata gli ingredienti si mischiano alle uova prima della cottura e il suo interno è solitamente più compatto, la sua cottura avviene in padella ma, in alcuni casi, la si cuoce anche al forno proprio perché il suo interno deve essere ben cotto.
Dello stesso avviso sono anche gli spagnoli poiché consumano tradizionalmente una frittata fatta con le patate che si chiama Tortilla ed il suo procedimento è praticamente identico alla nostra frittata.
Che siano stati gli Antichi Romani a metterci lo zampino? Potrebbe darsi, le patate però arrivano in Europa secoli e secoli dopo la “scomparsa” dell’Impero Romano e quindi ho sempre immaginato che quel piatto particolare possa avere un’origine più moderna legata alla cucina del sud Italia e i commerci, nonché alle dominazioni, spagnole nel nostro Paese.
La frittata è uno di quei piatti che salva la cena oppure il pranzo, la si può utilizzare come antipasto ma anche come piatto unico oppure come secondo.
Le sue versioni dolci oppure salate sono infinite e chiunque cucini, per diletto, per lavoro o per necessità, ne avrà preparata almeno una nella vita.
La Frittata è anche il simbolo di quanti si mettevano in viaggio. Oggi non ci curiamo di queste cose e se abbiamo fame, entriamo in un qualunque locale e compriamo il cibo che desideriamo mangiare.
Un tempo le cose non erano così ovvie e il senso del risparmio aveva un valore molto più profondo di come è percepito oggi, per dare sostanza e sostegno a chi lavorava duramente ma anche a chi si spostava da un posto all’altro il panino con la frittata era quasi sempre presente.
Ricordo ancora il profumo e il sapore di quella frittata quando noi, figli di emigranti dal sud, tornavamo al paesello nei mesi estivi e il viaggio durava quasi una giornata.
L’ omelette è invece una pietanza che mi riporta ai momenti di relax, alle colazioni abbondanti e al volersi dare un tono di fronte agli astanti della sala colazioni di qualche hotel in giro per il mondo.
La differenza sostanziale, per quel che mi riguarda, tra Frittata e Omelette è tutta nel senso interiore che si vuole attribuire a questi piatti: sono ricette di recupero, bisogno e improvvisazione oppure, possono essere preparazioni di eleganza, ricercatezza e opulenza.
Lascio ad ognuno di voi il compito di frugare nell’archivio dei ricordi e trovare il giusto equilibrio da attribuire a queste ricette tanto semplici quanto importanti per la cucina di tutti i giorni.
Variazioni sulla Frittata:
La frittata può diventare un grande piatto da offrire ai propri commensali anche nelle occasioni più importanti.
I nostri chef lo sanno bene e per questo motivo hanno messo a punto una lezione di cucina online dove puoi imparare a realizzare delle golosissime frittate salate e dolci che stupiranno tutti.
Da non perdere!